In corsa verso Expo: cosa vendere in adv
Con il conto alla rovescia ormai sotto la fatidica soglia dei 100 giorni, è iniziato il rush finale verso Expo 2015. Molto è già stato fatto ma occorre dare un’accelerata, perché “il nostro nemico ora è il fattore tempo”. Josep Ejarque, direttore generale diExplora, sa bene che la posta in gioco è importante: “Riposizionare l’Italia come destinazione in quei mercati che ci vedono solo come Roma, Firenze e Venezia”.
Sul fronte dei t.o. il lavoro procede spedito.
“Stiamo promuovendo Expo sul mercato italiano con Best Tours Italia – spiega Daniele Rosso, ceo diAlessandro Rosso Incentive -: il riscontro è positivo e le vendite in crescita”. L’azienda, prima ad aggiudicarsi il titolo di Authorised Reseller di Expo, ha lanciato mesi fa un catalogo dedicato esclusivamente alla manifestazione ed è il fornitore ufficiale del padiglione cinese per eventi, dmc service, viaggi e accoglienza.
Una mossa ben giocata visto che la strategia messa a punto da Explora, “si è concentrata prima sui mercati di lungo raggio, per dar loro tempo di organizzarsi e ottenere i visti – riassume Ejarque -: dalla fine dell’anno, invece, stiamo accelerando su Europa e Italia”. Risultato: un terzo dei biglietti già venduto (circa 8 milioni, di cui 5 sui mercati esteri) e 3,2 milioni di pernottamenti confermati in Lombardia.
Cina, Giappone, Stati Uniti, Brasile, Argentina ed Emirati Arabi, questi ultimi intenzionati a sfruttare Milano come volano per Dubai 2020: i bacini più sensibili alla chiamata di Expo sono prevedibili, ma le novità non mancano. “Abbiamo richieste anche da Angola, Bangladesh, Azerbaijan e Uzbekistan”, aggiunge Silvio Barbetta, responsabile di Made in Uvet, una delle due società create dal Gruppo Uvet per gestire l’evento. Il gruppo Uvet, che conta di commercializzare oltre 600mila biglietti e ha stretto accordi, tra gli altri, con Langhe, Roero, Franciacorta e la regione Sicilia (che gestirà il padiglione BioMediterraneo), ha “acquistato per tempo 3mila camere al giorno a un costo calmierato in oltre 150 strutture alberghiere di Milano e altre città del Nord Italia”, spiega Barbetta.
Si è mosso nella stessa direzione anche Ventana Group, che lo scorso luglio ha lanciato un servizio di prenotazione alberghiera per il semestre di Expo con una rosa di oltre 100 strutture a Milano e dintorni.
Quella dei pernottamenti è la questione più scottante: Milano è abituata ad avere incrementi vertiginosi delle tariffe alberghiere in occasione di fiere ed eventi, ma l’Expo durerà sei mesi. La concorrenza è serrata e chi ha saputo muoversi in anticipo porterà a casa una fetta della torta: “Sappiamo che alcuni operatori cinesi porteranno i loro clienti a dormire a Lucerna – ammette Ejarque -: la Svizzera è stata brava e ha saputo fare sistema”.
Anche i trasporti giocheranno un ruolo cruciale, soprattutto in relazione ai pacchetti incoming messi a punto dagli operatori italiani sul territorio: “Considerando l’enorme flusso di persone attese da tutto il mondo sarà necessario un sistema di infrastrutture all’altezza dell’evento”, è l’analisi di Rino Siconolfi, presidente di Tubiviaggi. Il t.o., rivenditore autorizzato di Expo 2015, sta lavorando con gli enti del turismo e le adv estere per sviluppare percorsi in tutte le regioni a tema enogastronomico, benessere e shopping.
Una strategia seguita anche in casa Frigerio Viaggi: oltre a lanciare un sito in inglese, infatti, l’operatore ha lanciato itinerari tematici e gift card che abbinano Expo a cene e aperitivi.
Fonte TTG Italia di Oriana Davini