Obbligo bancomat in adv La protesta degli agenti
Una vera e propria levata di scudi contro l’obbligo di accettare pagamenti tramite bancomat, se il cliente ne fa richiesta. Di fatto, la norma che rende non rifiutabili i pagamenti con carta di debito è entrata in vigore nella giornata di ieri. E le reazioni sono immediatamente arrivate, sia sui social network che su ttgitalia.com.
Al centro delle polemiche, i costi a carico dell’esercente per i versamenti tramite bancomat. E la parola d’ordine, per molti, è ‘costo zero’. “Obbligo o non obbligo non accetterò il bancomat finchè la banca lo farà pagare cosi caro, piuttosto chiudo l’agenzia”, è il tranciante commento di Diego Romagnoli lasciato tramite Facebook su ttgitalia.com. Stesso tenore per Filippo Colonna, sempre sul sito di informazione targato TTG Italia: “Io nn lo metterò mai fino a quando nn sarà a costo zero e fino a quando non avrò la disponibilità immediata sul conto”. Non ha intenzione di cedere neanche Geca Tour, che promette: “Piuttosto perdo le pratiche!”.
EstLand Agenzia, inoltre, chiama in causa i rappresentanti delle agenzie: “Quando si è cominciato a ventilare questo nuovo balzello avevo esortato le associazioni di categoria a pretendere che questo obbligo fosse a costo zero per noi”.
I margini (risicati) dei dettaglianti
La protesta è dilagata anche sulle pagine Facebook degli agenti di viaggi. Sul social network, Francesca Luongo si domanda: “Al cliente che mi vuole pagare il ticket del treno, dove noi ci guadagnamo 1 euro o poco più, io non posso più dire ‘No, solo contanti’? Ci devo rimettere?”.
Tra le questioni aperte, anche il nodo degli elementi non commissionabili della pratica: importi pagati al cliente tramite bancomat, e dunque soggetti alla percentuale da riconoscere alla banca, ma che non comportato un effettivo ricavo per il punto vendita. Un aspetto sottolineato da Ambra Manzeni, sempre su Facebook: “Noi la percentuale del pos non la paghiamo solo sulla quota base, ma su il totale del pacchetto. E molte volte tasse, q.i., carburante , assicurazione sono uguali alla quota base. E noi su tutte queste voci non percepiamo nulla”.
Come far pagare il cliente?
Il dibattito si accende anche sulla possibilità di far ricadere sul cliente il costo della transazione via bancomat. A questo proposito, l’opinione di Giorgio Sibaud Araldo Viaggi è che non esista “un divieto assoluto. L’importante è che non ci sia ‘indebito arricchimento’… cioè, se paghi alla banca una commissione del 2 per cento, non puoi applicare una percentuale maggiore”. Ma non tutti sembrano essere d’accordo su questo punto.
Simone Picci, invece, richiama l’attenzione sulle incertezze: “In ogni caso vedo che ancora c’è molta poca chiarezza su limiti e restrizioni in questa legge. Come al solito in Italia…”.
Fonte TTGITALIA.COM