Turismo: la rivoluzione mobile
Il turismo si prepara per la seconda rivoluzione tecnologica. Dopo avere assimilato il ruolo di internet, per le aziende del settore è arrivata l’ora di cavalcare l’onda del ‘mobile’. Un percorso che, come quello del web, sembra ormai irreversibile ed è destinato a modificare radicalmente le abitudini dei viaggiatori, sia in termini di acquisti che di fruizione del prodotto turistico.
Anche l’Italia appare allineata su questo percorso e una cifra su tutte testimonia il cambiamento in atto e il peso del nuovo corso: secondo gli ultimi dati Nielsen, i telefoni cellulari di ultima generazione in Italia hanno raggiunto la soglia dei 20 milioni di utenti, 7 in più rispetto all’anno precedente, con un tasso di crescita del 52 per cento; inoltre le persone che accedono a internet via telefono raggiunge quota 13,5 milioni, il 34 per cento in più dello scorso anno.
Se la base su cui lavorare è già molto ampia, il settore si interroga su quale strada bisogna seguire. Su questo tema provano a dare delle indicazioni due studi pubblicati entrambi da Amadeus, che individuano le due aree che prima di altre saranno direttamente coinvolte dal nuovo corso mobile durante i prossimi 3-5 anni: la vendita di servizi ancillari, in tutta la filiera del turismo, e l’esperienza di viaggio legata al trasporto aereo.
Nel primo caso, spiega la ricerca dedicata di Forrester, è previsto un aumento del 30 per cento del fatturato derivante dalle ancillary, con un tasso di crescita dieci volte superiore al resto del comparto. La trasformazione sarà guidata dai servizi denominati ‘extreme’, che oggi non sono sfruttati: servizi virtuali per fare conoscere in anticipo hotel, aeroporti, navi; concierge digitali; servizi legati al wellness. La tecnologia mobile, quindi, diventerà un canale fondamentale per la vendita di servizi di terzi e, sottolinea Amadeus, in questo contesto la distribuzione potrà giocare un ruolo determinante.
Passando poi al trasporto aereo, il dato che emerge dall’analisi di Norm Rose di Travel Tech Consulting è che i vettori sembrano già avanti nell’offerta di servizi dedicati, per rispondere a una domanda esistente: il 16 per cento dei viaggiatori infatti usa lo smartphne per prenotare, un dato che sale al 33 per cento tra chi viaggia frequentemente. Obiettivo principale ora sarà fornire servizi e aggiornamenti in tempo reale per un pubblico sempre più esigente.
Fonte TTG