Turismo: l’Italia s’é desta
Turismo in Italia. Un gruppo di italiani ha avuto il coraggio di competere con i colossi stranieri che intascano somme incredibili provenienti dalla gestione del sistema royalty frutto di prenotazioni alberghiere e servizi correlati tramite la rete. Il business che sino ad oggi è completamente sfuggito dalle tasche degli italiani è pari a oltre sei miliardi di Euro. Avete letto bene: circa seimila milioni di euro che entrano nelle tasche di chi gestisce il mercato Tricolore del Turismo e del Made in Italy on line.
Questo gruppo di esperti italiani ritrovatisi nelle prestigiose mura bimillenarie, sede della Fondazione “Paolo di Tarso”, si è chiesto il perchè questi fondi sterminati finissero tutti nelle casse estere e, con il tipico ingegno e acume che contraddistingue chi ha necessità di lavorare, è giunto alle conclusioni: perché in Italia nessuno lo fa come mestiere. In effetti, su questo punto, hanno fallito più Governi e Ministri della Repubblica Italiana. Ricordiamo il penoso fallimento di Rutelli, quello ancor più penoso di Urbani e di Stanca, poi quello di Bondi e oggi della Brambilla che, nonostante tutti gli sforzi, ha dovuto prendere atto che la materia è ostica.
“In effetti il problema è serio – dichiara uno degli esperti della Fondazione Paolo di Tarso che ha trovato la soluzione – poiché al di sotto del vertice politico e di tutti coloro i quali si nutrono di questa sfera alta ove si congettura, c’è bisogno di chi ha il compito di razionalizzare l’indicazione politica per trasformarla in fatti. E noi abbiamo compreso bene che nel settore delle Economie del Turismo, mancano queste capacità. Dunque, abbiamo deciso di rappresentarle mettendoci a lavorare. Poi, prima o poi, qualcuno, di qualsiasi colore politico, se ne accorgerà e ci riconoscerà il lavoro svolto”.
Nel massimo rispetto delle Istituzioni, questo gruppo di esperti che pure ha tentato di condividere questo cammino con il Governo (Brunetta e Brambilla) perchè ne potesse beneficiare subito il mondo del lavoro, quello dei giovani in modo particolare, per non attendere vanamente, hanno iniziato a lavorare senza aiuti e oggi sono riusciti a diventare centro di attenzioni assai lusinghiere, in ambito internazionale.
Ma come hanno fatto, ci chiediamo? Partendo da un punto fermo: l’Italia è “Excelsa”.
Essendo esperti di Intelligenza Connettiva hanno compreso bene che in rete così come in ogni settore commerciale, bisogna creare prima un “brand” molto forte e poi tutto il resto.
Così è nato “Italia Excelsa” il Brand all’interno del quale si riconosce un progetto di vendita dei posti letto (www.italiaexcelsa.com – Booking Hotel) esclusivamente Italiani, un secondo progetto di vendita on line dei prodotti della Dieta Mediterranea (www.italiaexcelsastore.com ) e, ciliegina sulla torta , un Terzo progetto che supporta le Piattaforme commerciali “Italia Excelsa” con un milione di meravigliose immagini multimediali dell’Italia, già reperibile su www.digitaliabank.it. Si tratta di una vera e propria Banca Digitale dell’Immagine, in diversi formati, che valorizza il prodotto italiano veicolato da Italia Excelsa.
Non si tratta, dunque, di un progetto dell’ultima ora ma di un programma di ben 10 anni di lavoro (tanti sono stati necessari per digitalizzare gran parte dell’Italia), che oggi entra coraggiosamente on line per crescere.
“Quando ne abbiamo parlato per la prima volta – racconta Luana Gallo Presidente della Fondazione – tutti ci guardavano con distacco. Oggi, invece, ci guardano con rispetto e meraviglia perché dal basso, siamo riusciti ad essere gli interlocutori di veri e propri colossi del Turismo mondiale che hanno tutto l’interesse ad essere mediati Italia Excelsa che, intelligentemente, ha lavorato dieci anni sui contenuti correlando l’ospitalità italiana all’Immagine della sua Cultura, del suo Paesaggio, della sua natura mediterranea. E’ vero – dice Luana Gallo – che la politica italiana sembra proprio non comprendere come si crea lavoro e come si devono investire i fondi. Per fortuna lo sanno i Ventur Capitalist che ci guardano dagli USA”. La vera fortuna di Italia Excelsa non è solo il progetto ma sono le persone che compongono il progetto. Sono geniali e lavorano senza sosta con entusiasmo impareggiabile. Certamente gli Americani sanno su che cosa investire i loro danari per generare lavoro.
Italia Excelsa è in continua evoluzione e non è interamente svelata proprio per evitare che imitazioni possano ostacolarne il cammino.
Complimenti!